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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), I, 23
 
originale
 
[23] Et cum dicto iubet uxorem decedere utque in eius locum adsistam iubet meque etiam nunc verecundia cunctantem adrepta lacinia detrahens: "Adside" inquit "istic. Nam prae metu latronum nulla sessibula ac ne sufficientem supellectilem parare nobis licet." Feci. Et sic: "Ego te" inquit "etiam de ista corporis speciosa habitudine deque hac virginali prorsus verecundia generosa stirpe proditum et recte conicerem. Sed et meus Demeas eadem litteris pronuntiat. Ergo brevitatem gurgustioli nostri ne spernas peto. Erit tibi adiacens [et] ecce illud cubiculum honestum receptaculum. Fac libenter deverseris in nostro. Nam et maiorem domum dignatione tua feceris et tibi specimen gloriosum adrogaris, si contentus lare parvulo Thesei illius cognominis patris tui virtutes aemulaveris, qui non est aspernatus Hecales anus hospitium tenue", et vocata ancillula: "Photis" inquit "sarcinulas hospitis susceptas cum fide conde in illud cubiculum ac simul ex promptuario oleum unctui et lintea tersui et cetera hoc eidem usui profer ociter et hospitem meum produc ad proximas balneas; satis arduo itinere atque prolixo fatigatus est."
 
traduzione
 
Al tempo stesso disse alla moglie di allontanarsi e a me di sedere al suo posto, ma vista la mia esitazione: ?Siediti pure qui? mi fece, prendendomi per il mantello e quasi tirandomi gi?, ?purtroppo per la paura dei ladri io non mi arrischio ad avere sedie n?, tantomeno, mobilio a sufficienza.? Gli obbedii e quello riprese: ?Dai tuoi modi cos? urbani e dal tuo riserbo quasi di fanciulla, non ? difficile intuire la nobilt? della tua famiglia. Del resto la lettera di Demea lo conferma. Ti prego, perci?, di non sdegnare il mio modestissimo tetto. Per te c'? la stanza qui accanto, comoda e accogliente; vedrai che non ti troverai male a casa mia. Se ti degnerai di restare questa casa sembrer? pi? grande e tu ne trarrai motivo di gloria perch? avrai fatto come Teseo di cui tuo padre porta il nome, che non disprezz? la modesta ospitalit? della vecchia Ecale.? Poi chiam? la servetta: ?Fotide, prendi i bagagli dell'ospite e mettili in quella stanza, ma fa piano; e tira fuori dall'armadio l'olio per ungersi, i panni per asciugarsi, insomma tutto l'occorrente e accompagna il signore alle terme qui vicino: il suo viaggio ? stato lungo e faticoso e dev'essere molto stanco.?
 

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